PRINCIPI NON NEGOZIABILI
Vogliamo definire Principi quei punti inamovibili della nostra posizione culturale non soggetti a mercanteggiamenti e fuori dallo spazio della virtuosa contrattazione e della diplomazia: i nostri principi sono, pertanto non sono negoziabili in alcun caso. Dal macro al micro-cosmo sono:
Il perseguimento della pace, il rifiuto radicale e assoluto della violenza e del terrorismo, dai soprusi contro le donne, bambini, anziani, malati, disabili dalle case dei privati, alle guerre internazionali, l’unico binario per una pace vera è costituito dalla giustizia e dalla carità.
Il diritto di libertà religiosa e di espressione della propria fede, nei soli limiti del principio precedente. Uno Stato laico acquisisce il comparto valoriale di ogni credo, per il perseguimento del bene comune, senza dimenticare le proprie origini, identità tradizioni ed esperienze generatrici.
La tutela sociale dei minori e la lotta alle moderne forme di schiavitù. Il grado di civiltà di un popolo si misura dall’arte e dalla difesa dei più deboli: per questo definiamo come principio non negoziabile l’impegno per la salvaguarda e la tutela degli ultimi, di tutti coloro che non possono proteggersi da soli, dai bambini ancora non nati fino agli anziani, dalle persone colpite da disabilità ai malati terminali, dagli schiavi della droga o del gioco alle persone che non riescono ad arrivare a fine mese.
Il diritto e dovere dei genitori di educare liberamente i propri figli. Le dittature si sono sempre caratterizzate anche per l’ingerenza nella formazione delle nuove generazioni. Noi rifiutiamo l’immagine di uno Stato accentratore e paternalista che pretenda di entrare nelle scelte educative della famiglia.
Il supporto e la promozione della famiglia è la prima fonte di vita e di sostentamento della società stessa. In essa nascono e vengono cresciuti i futuri cittadini. Maggiore serenità e solidità hanno i nuclei familiari di un paese, maggiormente responsabili e affidabili saranno i futuri cittadini.
La centralita’ della persona umana e la sua universale dignita’ è il principio fondamentale dal quale discendono tutti i precedenti. L’unico modo per non cadere in nuovi razzismi è riconoscere nella vita umana la sua sacra e inviolabile personalità, indipendentemente da ogni status sociale o individuale. La pari dignità di ciascuno non si raggiunge nel semplicistico dare uguali diritti e doveri a tutti. In alcuni casi è necessaria una tutela maggiore, in altri si può invece chiedere un onere maggiore. Per tale motivo nel combattere ogni forma malevola di discriminazione è ugualmente sbagliato cadere nel relativismo morale e definire indifferenziate realtà sociali oggettivamente diverse.
futuroggi un "progetto paese" per l'italia
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