Le infezioni da Covid sono in netto calo, l’economia si risveglia. Le due cose sono collegate e certamente sono connesse a chi regge il banco, vale a dire a un presidente del consiglio che parla poco, quando serve in inglese corretto, lavora tanto, di indiscussa competenza e prestigio internazionale, che non si fa spaventare dalle grida scomposte della politica nostrana, avendo tenuto a bada per anni politici più o meno rissosi di ben 27 paesi europei, dobbiamo ringraziare anche a un ministro della salute che non ha mai avuto incertezze e un alpino serio che va dritto per la sua strada in salita o discesa che sia, senza mai farsi sorprendere.
Eppure esiste ancora chi urla e picchia contro tutto e tutti incurante della scienza della logica e dei dati di fatto. La tipica faziosità nostrana, che già settecento anni fa perseguitava Dante Alighieri, oggi per raggranellare un po’ di voti, dice che chi ci amministra non ne ha azzeccata una.
I no vax invocano: Libertà e Costituzione. Ma poi quando si ammalano di Covid lo stato li deve curare con i soldi provenienti dalle tasse che pagano tutti i cittadini. Un posto letto in rianimazione costa oltre 2000 euro al giorno. Abbiamo speso solo ad agosto 2021 più di 20 milioni di euro per curare i non vaccinati in terapia intensiva. Con quella cifra hai voglia a fare tamponi gratuiti, sostenere aziende in difficoltà ecc. Dicono ancora “Tanto i soldi ci sono. Li dà l’Europa”. Si ma li dobbiamo impiegare bene, devono essere investimenti produttivi, l’Europa ci guarda e prima o poi questi soldi li dovremo restituire. E’ come dire: è anticostituzionale impedire di fare il barbecue in Sicilia, in Sardegna o sul Pollino poi bruciano migliaia di ettari di bosco e dobbiamo spegnere gli incendi con flotte di aerei Canadair, elicotteri e personale a terra. E il danno economico è solo uno degli aspetti da considerare in questa pandemia: abbiamo ormai, grazie ai vaccini, “solo” 50 morti al giorno, ma ogni morto è una persona, un universo di pensiero, affetti, esperienza che si spegne brutalmente innanzi tempo. Ogni posto letto occupato per Covid in Terapia intensiva fa inceppare la macchina della medicina e chirurgia di alta complessità nel nostro paese. Se manca il posto in terapia intensiva si fermano i laboratori, le sale operatorie, i mezzi terrestri ed aerei che concorrono alla realizzazione dei trapianti; gli infartuati cardiaci gravi, i traumatizzati non troveranno posto e alcuni di loro moriranno. Come li vogliamo chiamare? Danni collaterali, prezzo della libertà? Se chi potrebbe vaccinarsi non si vaccina manca la immunità di gregge, quel 5% di persone che non può realmente vaccinarsi per patologie varie è esposto al Covid e può morire. Alcuni furbi pensano “ Tanto si vaccinano gli altri, io non rischio e sfrutto la immunità di gregge” E’ come chi si accoda all’ambulanza nel traffico per saltare la fila.
Il green pass è una sicurezza, non assoluta certo ma molto rilevante che riceviamo e diamo agli altri. Dobbiamo metterci il casco in moto (e direi sul monopattino), non sopravviveremo a un frontale con un TIR ma abbiamo molte chances in più. Per guidare un’auto dobbiamo dimostrare di avere la patente così come senza patente un taxista non può lavorare. Una volta tanto siamo di esempio agli altri come riconosciuto da un certo Antony Fauci, immunologo di riferimento negli Stati Uniti, passato indenne fra due presidenti di opposti schieramenti. Ha detto che siamo stati più bravi di loro e loro sono quelli che hanno messo a punto per primi e producono i vaccini. Ma Antonio Fauci come dice il nome forse è di parte.
Dott. Girolamo Capece – Già Chirurgo Toracico dell’Ospedale Forlanini- S. Camillo