Il Premier Mario Draghi ha presentato il piano “ Salva Italia“ , parlando ai cittadini senza enfasi e senza retorica, ma con la serena concretezza di chi è abituato a trovare soluzioni, non a conquistarsi consensi.

Il cambiamento è già nella scelta di un palcoscenico sobrio per la prima conferenza stampa. Un lungo tavolo blù davanti a dei pannelli blu con il logo di Palazzo Chigi. E, ascoltandolo si capisce che il prof. Draghi ti sta dicendo la verità e quando non sa qualcosa lo dice chiaramente “ questa domanda è molto vasta e francamente mi trova impreparato“. Un Presidente del Consiglio che sta affrontando la pandemia armato di una solida fede nel pragmatismo e nell’efficienza e non crede di essere il salvatore della Patria.

Il dato più importante che non bisogna mai dimenticare che questo non è il governo del Presidente Mattarella ma un governo-covid, nato perché il precedente non riusciva più a gestire con efficienza i mille fronti aperti dalla pandemia.

Un’ora e mezzo parlando a braccio per presentare il “ decreto sostegni “ da 32 miliardi. L’obiettivo è quello di assicurare un sistema rinnovato e potenziato di sostegni. Capisaldi del decreto sono il sostegno alle imprese, al lavoro e aiuto contro la povertà.  I pagamenti inizieranno l’8 aprile per chi avrà fatto domanda.

Gli interventi previsti si articolano in 5 ambiti principali :

  1. Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore.
  2. Lavoro e contrasto alla povertà
  3. Salute  Sicurezza
  4. Sostegno agli enti territoriali.
  5. Ulteriori interventi settoriali.

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